Articolo aggiornato il 25/06/2022
Avete presente l’ortica? Ecco, quasi scontatamente il nome orticaria deriva da li. Nemica soprattutto dei bambini, l’ortica a contatto con la pelle genera eruzioni cutanee rosse e pruriginose, che però spariscono nel giro di poco tempo. L’orticaria è un po’ più ostica da sconfiggere, e non dipende da una pianta, o meglio può non dipendere solamente da una pianta. Vediamo di capire qualcosa in più su cos’è l’orticaria e come si cura.
Cos’è l’orticaria
L’orticaria è un’eruzione cutanea particolarmente intensa e diffusa. Colpisce singole zone, ma può espandersi con facilità soprattutto se non viene adeguatamente trattata. Le eruzioni si riconoscono per essere rosse, gonfie e estruse dal piano cutaneo; sono di dimensioni molto diverse tra loro, e compaiono in gruppi ravvicinati, a volte anche di colore bianco.
Queste manifestazioni prudono, anche in modo molto fastidioso, e a tratti possono generare dolore nelle zone di insorgenza. Generalmente si manifesta negli strati più esposti dell’epidermide, ma può sorgere anche negli strati profondi: in questo caso si parla di angioedema.
Le forme di orticaria possibili sono due: acuta e cronica. La prima ha una durata relativamente breve, con un decorso di massimo 4 settimane, mentre la seconda può durare di più e ricomparire quando sembra sconfitta.
Come si fa a capire se è orticaria?
Non è raro incorrere in questo disturbo e pensare che sia qualcos’altro di meno conosciuto e più pericoloso; ma l’orticaria si distingue bene da altre patologie della pelle per i seguenti motivi:
- si manifesta improvvisamente e addirittura in zone diverse con variabilità giornaliera; è possibile osservare una manifestazione mattiniera in un punto, ed una pomeridiana in un altro.
- lo sfogo è sempre con bolle di varie dimensioni, gonfie, rosse o biancastre, associate a insistente prurito.
- la forma acuta, nella maggior parte dei casi, regredisce improvvisamente come è arrivata.
Una volta assodato come si distingue da altri disturbi, torniamo a concentrarci su cos’è l’orticaria e come si cura!
Perché viene l’orticaria?
La comparsa delle bolle avviene perché il sistema immunitario, sollecitato da una qualunque causa, produce istamina ed altre proteine che mette in circolo nel sangue. Questa immissione provoca una vasodilatazione locale, sversamento dei fluidi nei tessuti, e conseguente rigonfiamento. Le cause di questo processo sono moltissime. Di seguito elencheremo quelle più comuni:
- stress
- reazioni allergiche
- importanti sbalzi termici
- infezioni
- sostanze chimiche a contatto con l’epidermide
- punture di insetti
Gli sbalzi termici, le reazioni allergiche e le punture di insetti, sono per lo più responsabili dell’orticaria acuta; le restanti cause incorrono nei casi di orticaria cronica.
Per quanto riguarda le reazioni allergiche, queste possono essere sia di natura esterna (come pollini, profumi, metalli e tessuti sintetici), che di natura interna (relativi ad esempio a allergie alimentari, intossicazioni, o sensibilità a farmaci e composti farmacologici). Avere consapevolezza di queste condizioni, mette al riparo non solo dall’orticaria, ma anche da altre complicanze ben più gravi.
Attenzione alle allergie alimentari: nel caso di farina bianca, carne, pesce e verdure, anche il contatto con la pelle può generare orticaria. Perfino l’acqua può essere un agente urticante, in soggetti particolarmente idro sensibili e con problemi legati all’epidermide. Un insospettabile agente urticante? Il sole, che in alcuni casi genera episodi acuti risolvibili in poche ore.
Una delle cause più comuni di orticaria è lo stress: colpisce soprattutto i giovani, e si manifesta per lo più come orticaria acuta. Come si fa a capire che è orticaria, e non ad esempio acne? L’acne ha manifestazioni isolate e piuttosto purulente; l’orticaria al contrario genera si delle bolle, ma dall’aspetto non purulento e soprattutto raggruppato in zone.
Come si cura l’orticaria
Compreso cos’è, e come si manifesta, non ci rimane che capire come si cura l’orticaria. Quindi cosa fare per curare l’orticaria?
Innanzitutto bisogna capire se si è in un episodio acuto oppure cronico. Niente di più semplice: se non si è mai manifestata, non si assumono farmaci particolari, non si hanno allergie o infezioni, probabilmente è un episodio di orticaria acuta. Questa guarisce in poche ore o al massimo un paio di giorni, ma non si protrae oltre e soprattutto non ricompare.
Negli altri casi, si può intervenire in vari modi, ma quelli migliori mirano a curare la causa scatenante. Se questa è da ricercarsi nell’alimentazione, sicuramente è bene fare delle prove allergiche che stanino il responsabile; nel caso di orticaria da stress, è meglio predisporsi ad una vita meno caotica cercando di risolvere i conflitti e vivendo più sereni.
Dato che nella maggior parte dei casi regredisce spontaneamente, come si cura l’orticaria che persiste in maniera cronica?
Il primo aiuto, solitamente risolutivo, è l’antistaminico: questo va a contenere la produzione di istamina e quindi a ridurre l’infiammazione e il prurito. Gli antistaminici sono farmaci da banco acquistabili liberamente; ma se non dovessero sortire effetto, il medico può prescrivere dei corticosteroidi che risolvono definitivamente il problema nella stragrande maggioranza dei casi.
E se il problema è alimentare?
Cosa mangiare quando si ha l’orticaria
Nello scoprire cos’è l’orticaria e come si cura, abbiamo visto che le cause scatenanti potrebbero essere alimentari. Alcuni alimenti vengono mal sopportati dall’organismo, soprattutto se questo è predisposto a intolleranze o ad allergie. Ne è un esempio l’associazione celiachia-intolleranza al lattosio: le persone celiache hanno una naturale predisposizione a non tollerare il latte, anche se non sono affetti da vera e propria intolleranza al lattosio.
Il latte è un alimento che può scatenare orticaria, ma lo sono anche i pomodori, gli spinaci, i cavoli, la frutta secca. Quindi, si tratta più di cosa non mangiare che di cosa mangiare. Quali sono gli alimenti che possono scatenare allergie? Cosa non mangiare se si ha l’orticaria?
Oltre i già citati, è meglio evitare:
- uva, fichi e avocado, fragole
- formaggi fermentati
- bevande fermentate
- pesce conservato sott’olio e sotto sale
- fegato di maiale e insaccati
A fronte di alcune notevoli rinunce, i cibi concessi sono comunque molti, come ad esempio:
- pesche, uva spina, mele, prugne, ciliegie, meloni, limoni e agrumi, mirtilli, purché siano freschi
- the verde
- grano saraceno
- finocchio
- aloe vera in succhi ed estratti
- lattuga, cicoria, cetrioli e soncino
- zucca, zucchine, funghi, rabarbaro e asparagi
- carne, pollame, pesce e uova, preferibilmente freschi ma non ci sono divieti sui congelati a meno di ulteriori problematiche
La dieta di chi è affetto da orticaria è variegata e abbastanza ricca; rimaniamo sempre dell’opinione che un’indagine approfondita aiuta ad isolare la causa scatenante, e quindi a predisporre una terapia più mirata.