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La Ciclotimia: cos’è e come si cura

Articolo aggiornato il 25/06/2022

La Ciclotimia o anche conosciuta come Disturbo Ciclotimico è un disturbo dell’umore in grado di causare alti a bassi emotivi che non sono però proprio equivalenti a quelli del disturbo bipolare. Come si cura la Ciclotimia?

Il Disturbo Ciclotimico è un disturbo molto raro e sembra colpire maggiormente le donne. L’incidenza di questo disturbo è di circa lo 0-4% – 0,8% rispetto alla popolazione generale. C’è da precisare però che i dati riguardanti la diffusione del disturbo non sono considerati molto attendibili dato che questo è un problema che spesso non è sottoposto a diagnosi accurata o che passa inosservato. Questo probabilmente accade perchè molti pazienti affetti riescono a condurre una vita apparentemente normale.

Anche se questo tipo di alti e bassi sono considerati diversi da quelli del disturbo bipolare, è importante gestirne i sintomi e chiedere aiuto se ritenuto opportuno perchè proprio questi sintomi possono interferire con il rischio di sviluppare un disturbo bipolare I o II.

Il Disturbo Ciclotimico ha una storia molto antica. A parlane per primo è stato Areteo di Cappadocia nel II secolo dopo Cristo che lo ha descritto come una malattia caratterizzata da mania e melanconia.

Scopriamo di più su cos’è e soprattutto come si cura la Ciclotimia.

Cos’è la Ciclotimia

La Ciclotimia appartiene alla categoria dei disturbi dell’umore. Chi ne soffre alterna momenti di depressione a momenti di felicità ed euforia.

Le cause del disturbo ciclotimico ad oggi non sono molto chiare ma sembrerebbe condizionato in parte da fattori ereditari, ambientali e biochimici:

  • Secondo uno studio di molti casi clinici è stato scoperto che il Disturbo Ciclotimico nella maggior parte dei casi ricorre all’interno della famiglia stessa. Sull’idea che quindi possa avere un ruolo importante il fattore ereditario però c’è ancora da approfondire.
  • Come fattore ambientale si intende qualsiasi circostanza in grado di condizionare la vita dell’individuo. Esperti e medici hanno ipotizzato che la Ciclotimia possa dipendere molto da episodi del passato.
  • Secondo esperimenti determinerebbero la comparsa della Ciclotimia processi biochimici a livello encefalitico. Questo aspetto però è ancora da chiarire in modo definitivo.

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Diagnosi

Per una diagnosi specifica è fondamentale l’esame obiettivo, la valutazione delle condizioni psicologiche del paziente, e alcuni test di laboratorio.

La diagnosi stessa per il Disturbo Ciclotimico è compito di professionisti come psicologi, psichiatri e medici generici.

Per una diagnosi secondo le indicazioni del DSM-5 si può parlare di Disturbo Ciclotimico quando si verificano queste condizioni:

  • Il periodo di stabilità non supera i due mesi.
  • L’alternanza di episodi ipomaniacali ed episodi depressivi è presente da almeno due anni.
  • I sintomi non equivalgono a quelli di disturbi di distimia, disturbo bipolare o depressivo maggiore.
  • Il paziente non abusa di sostanze stupefacenti o alcol.
  • L’ambito lavorativo, affettivo e sociale sono compromessi dagli sbalzi d’umore.

Ma come si può riconoscere un ciclotimico in base ai sintomi?

Come riconoscere un ciclotimico

La Ciclotimia provoca alternanza di episodi  depressivi ed episodi ipomaniacali ma tutti gli altri sintomi sono molto variabili.

Solitamente, il soggetto colpito da Ciclotimia durante episodi di euforia e felicità (episodio ipomaniacale) ha queste caratteristiche:

  • Alta autostima, alto ottimismo ed alta loquacità.
  • Forte sensazione di euforia, benessere e felicità.
  • Bassa capacità di giudizio.
  • Atteggiamento agitato e irritabile.
  • Scarso bisogno di dormire.
  • Tendenza all’essere distratto/a.
  • Molta voglia di raggiungere obiettivi e risultati.

Sono questi invece i sintomi tipici di una persona colpita da Ciclotimia durante episodi depressivi:

  • Voglia di piangere.
  • Senso di vuoto accompagnato da tristezza.
  • Mancanza di speranza.
  • Sbalzi di peso.
  • Mancanza di interesse in tutte le attività divertenti.
  • Problemi nel sonno e senso di fatica nel fare qualsiasi cosa.
  • Irrequietezza.
  • Problemi di concentrazione.

E’ importante precisare che un ciclotimico non è sottoposto a continui sbalzi d’umore. Ci sono infatti periodi di stabilità emotiva dove il soggetto sembra essere normale.

Ma esiste una cura per la Ciclotimia? Si può guarire?

Guarire da Ciclotimia

La Ciclotimia, quindi, come si cura?

Il Disturbo Ciclotimico nella maggior parte dei casi accompagna il paziente affetto per tutta la vita.

Grazie ad un trattamento specifico però è possibile limitarne i sintomi ed evitarne complicanze.

Questo trattamento di terapia consiste nella psicoterapia, a volte associata anche a farmaci contro depressione e disturbi d’umore.

Ma oltre che limitare i sintomi ed evitare complicanze della patologia, ecco quali sono tutti gli scopi della terapia:

  • Prevenire la ricaduta.
  • Ridurre il rischio di sviluppare il disturbo bipolare I o II.
  • Permettere al paziente di godere al meglio la propria vita riducendo frequenza dei sintomi e severità degli stessi.

Per far si che il trattamento per la Ciclotimia abbia effetti migliori i medici consigliano di:

  • Evitare di bere ed evitare l’uso di sostanze stupefacenti.
  • Sottoporsi con regolarità alla terapia prevista.
  • Scrivere su carta o su un diario l’umore giornaliero ed eventi che hanno causato sbalzi d’umore.
  • Fare attività fisica regolarmente.
  • Dormire a sufficienza.

In caso di assenza di trattamento e terapia il Disturbo Ciclotimico può avere complicanze, tra le più importanti troviamo:

  • Abuso di alcol e sostanze stupefacenti.
  • Problemi emotivi che possono condizionare la qualità di vita del paziente.
  • Insorgenza di disturbi d’ansia.
  • Tendenza a sviluppare il disturbo bipolare.

Farmaci consigliati

Secondo studi clinici i pazienti affetti da Disturbo Ciclotimico avrebbero vantaggi nell’assumere medicinali antidepressivi stabilizzanti per l’umore. Questi stessi medicinali trattano il disturbo bipolare.

  • Medicinali antidepressivi: Antidepressivi triciclici, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, inibitori delle monoamino-ossidasi di tipo A, antidepressivi atipici.
  • Medicinali stabilizzanti per l’umore: Antiepilettici, antipsicotici, litio carbonato.

L’ente governativo statunitense ha però un altro pensiero, ossia nessun farmaco specifico esiste per il trattamento della Ciclotimia non approvandone mai l’uso.

Ciclotimia e disturbo bipolare

Gli esperti classificano la ciclotimia come forma meno grave di disturbo bipolare di tipo I e II.

Ma a proposito di quest’altro disturbo, in molti si domandano: “Cosa manca nel cervello di un bipolare?” 

Sembrerebbe, in base a dati emersi da studi, che i pazienti colpiti da disturbo bipolare hanno cambiamenti oltre che mentali anche fisici nel loro cervello o problemi nei neurotrasmettitori, nei ritmi circadiani e nel funzionamento della tiroide.

E tutto questo compromette anche le relazioni interpersonali di chi ne è affetto? Più nello specifico sono in tanti a chiedersi: “Come si comporta un bipolare in amore?” Il disturbo bipolare in amore, più che per la persona che ne è colpita, sembrerebbe esser un problema per il partner il quale può sentirsi spesso stressato e confuso non sapendo che tipo di reazioni inaspettate può aspettarsi dall’altro.

 

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