Articolo aggiornato il 11/10/2022
Scopriamo di cosa si tratta quando si parla di Dieta ancestrale, ovvero del tipo di alimentazione ispirata a quella dei nostri antenati.
Dieta ancestrale: origini
La dieta ancestrale, essendo ispirata, come abbiamo accennato, ai cacciatori e agricoltori che ci hanno preceduto, prevede soprattutto il consumo di alimenti di origine animale, verdure e frutta, compresa quella secca.
Le sue origini si devono all’immunologo, biologo e genetista francese, Jean Seignalet ed essa è conosciuta anche come Dieta ipotossica.
Il vantaggio del Dott. Seignalet è quello di aver operato prima come medico, dal 1959 al 1968, poi come biologo, soprattutto nel campo della genetica e dell’immunologia, dal 1968 al 1983, per poi tornare al suo lavoro di medico generale dal 1983 al 2003.
Questo suo percorso gli ha dato la possibilità di avere una visione d’insieme sulla condizione dell’uomo e delle sue malattie.
Jean ha raccolto tutte le sue idee nel libro “L’alimentazione, ovvero la terza medicina“, che nel 2003, anno di morte dell’autore, è arrivato alla quinta edizione.
La filosofia di base
Questa dieta parte da una critica all’alimentazione moderna, ormai ricca di cibi che favorirebbero l’infiammazione e quindi le malattie.
Il protocollo alimentare ancestrale segue una filosofia secondo cui molte patologie derivano proprio da un’alimentazione sbagliata.
Se si pensa all’uomo preistorico, la sua alimentazione si basava su ciò che cacciava e raccoglieva dalla terra, o che pescava.
Con l’era moderna e la civilizzazione, ma già dalla scoperta del fuoco, il modo di nutrirsi dell’uomo è cambiato: abbiamo iniziato a cuocere i cibi, a consumare i cereali coltivati, ad assumere il latte animale etc..
La cosa peggiore, però, è stata che per accrescere i raccolti, l’uomo ha iniziato a modificare geneticamente i semi e questo ha causato una modifica delle molecole presenti nel cibo, rispetto a quelle ai quali gli enzimi del nostro organismo sono abituati.
Secondo i sostenitori della Dieta ancestrale, negli ultimi 150 anni l’industria alimentare ha reso disponibile una gran varietà di cibo.
Dato, però, che il nostro organismo non è in grado di adattarsi, ciò porta all’aumento delle malattie legate alle intolleranze alimentari, delle allergie e delle patologie metaboliche.
Come funziona la Dieta ancestrale
La Dieta ancestrale prevede il consumo prevalente di prodotti di stagione, soprattutto di origine biologica.
Attenzione va anche posta sui metodi di cottura, la temperatura massima in pentola non deve superare i 120°, mentre al forno i 110°.
Rare eccezioni sono ad esempio melanzane, peperoni e zucchine che possono essere cotte anche a 160°.
Frutta e verdura possono essere assunte in ampie quantità, anche perché grazie alle vitamine che apportano, hanno grandi benefici per l’organismo, per i muscoli, la circolazione e contro l’osteoporosi.
In più frutta e verdura forniscono l’energia necessaria per tutta la giornata.
Questa dieta non dimentica l’importanza delle proteine, sia di origine animale, che quelle derivanti dal pesce, ricco anche di grassi buoni ed essenziali, come gli omega 3. Qui trovi ad esempio omega3 integratori biologici e naturali che possono fare al caso tuo.
Per quanto riguarda la carne è da preferire quella bianca a quella rossa, o tagli magri. Un’ottima fonte di proteine è anche l’albume d’uovo.
Benefica per il corpo e valido aiuto contro il colesterolo cattivo è la frutta secca, soprattutto mandorle e noci.
Sempre parlando di fonti di grassi è concesso l’uso dell’olio, ma non del burro, e l’olio va sempre consumato a crudo, mai in cottura.
Parlando di cereali invece, sono concessi tutti quelli senza glutine e non raffinati, vanno inoltre fatti bollire fino a totale assorbimento dell’acqua di cottura.
I latticini, invece, non sono ammessi. Al loro posto si può integrare la dieta con latte di soia e tofu. Vanno evitate anche tutte le bevande zuccherate e gassate.
Bevanda, invece, che devi prendere in considerazione per gli effetti positivi sullo stomaco e sulla digestione sono le tisane biologiche realizzate con erbe naturali di campo.
Esempio di Dieta ancestrale
Vediamo un esempio di menù tipo giornaliero per chi segue questa dieta, ovviamente le quantità vanno scelte in base alle personali esigenze.
Colazione:
- cioccolato nero, 10/15 g
- miele
- 1 frutto di stagione
- 1 frutto secco (qui puoi trovare una selezione di frutta secca biologica
- 1 caffè o tè o meglio tisana di cicoria, senza zucchero
Pranzo:
- 1 crudità o carne e pesce cotti rispettando le indicazioni di cottura previste
- verdura
- olio a crudo
- 2 frutti di stagione
Cena:
- crudità o carne o pesce o albume, cotti rispettando le temperature massime concesse
- legumi
- 2 frutti di stagione
Le proteine animali vanno consumate solo una volta al giorno, questo per evitare un eccessivo apporto di acidi.
Il menù appena visto è solo un suggerimento, sono possibili molte altre composizioni, l’importante è seguire i punti chiave della dieta.
Ricette gustose
Una delle ricette tipiche di questa dieta è sicuramente il riso coi funghi, insaporito con della passata di pomodoro ed olio solo a fine cottura.
Ma vediamo una ricetta più particolare e perfetta per la colazione.
Crema Budwing
Ingredienti:
- 1 vasetto di yogurt di soia
- frutta di stagione
- mezzo limone
- semi di lino
Procedimento:
Lavare e tagliare la frutta in piccoli pezzettini e spremere mezzo limone. Unire questi due allo yogurt e guarnire coi semi di lino.
Un’idea per un pasto completo può invece essere salmone al vapore, con bietole in umido.
Salmone al vapore e bietole in umido
Questo piatto consente di godere vero gusto del pesce.
Pochi gli ingredienti da aggiungere alla materia prima, solo il pepe, l’olio e le spezie, inoltre, è un piatto perfetto sia in estate che quando fa più freddo.
Le bietole in umido sono un contorno veramente gustoso e semplicissimo da fare, basta far bollire le biete fino a farle diventare morbide e poi condirle con dell’olio extravergine di oliva e qualche goccia di limone, dell’uva sultanina e dei pinoli.
In questo modo si ottiene un pasto gustoso, completo e semplicissimo da cucinare.
Risultati e vantaggi
Tornare a questo tipo di alimentazione ispirata al passato ha diversi benefici.
Il primo risultato che si ottiene, soprattutto stando attenti alle quantità, è sicuramente la perdita di peso.
Tra i benefici per la salute dell’organismo si hanno, inoltre, la diminuzione del colesterolo cattivo, il miglioramento del funzionamento dell’intestino e un minor rischio cardiovascolare.
Questi soprattutto grazie alla riduzione dell’assunzione dei grassi saturi, a favore di quelli buoni.
Tra i principali svantaggi, invece, abbiamo un possibile eccesso nel consumo di carne, che secondo alcuni studiosi, potrebbe aumentare il rischio di tumore intestinale, soprattutto se non bilanciato dal giusto consumo di frutta e verdura.
Infine questo tipo di alimentazione potrebbe provare carenze alimentari, come quelle di vitamina D e Calcio.
Come per ogni dieta il nostro consiglio è sicuramente quello di consultare il medico prima di intraprenderla e farsi seguire da un esperto.