Articolo aggiornato il 22/06/2022
L’insufficienza renale acuta è una condizione molto grave dalla quale però è possibile guarire. Nell’IRA, acronimo della malattia, i reni perdono la normale funzionalità e non filtrano più le secrezioni urinarie. Anche se può sembrare semplice, definire cos’è l’insufficienza renale acuta e come si cura, è più complesso; le cause dipendono del tutto dalla parte di organo interessata, e così le conseguenze.
Il danno renale si produce in pochi giorni o settimane, anche senza la riduzione della quantità di urina; nel sangue si sviluppa un accumulo di tossicità non smaltita che, neanche troppo lentamente, intossica tutto l’organismo. Questa degenerazione rapida può essere bloccata se la condizione compromessa è tempestivamente trattata, ma come accorgersi di una funzionalità renale compromessa?
Cosa succede se i reni non funzionano più, a causa dell’insufficienza renale acuta?
I primi sintomi di un’insufficienza renale acuta sono l’aumento di peso e possibili edemi periferici; a questi, sono sicuramente associati i sintomi tipici delle cause scatenanti, che con l’accumulo di creatinina e azoto non proteico, scatenano una serie di reazioni tra cui:
- nausea
- vomito e diarrea
- minzione frequente o difficoltà ad urinare
- urine di colore anomalo o con presenza di sangue
- dolori, sul petto e in altre aree dell’addome
- crampi e spasmi muscolari (dovuti all’accumulo di fosforo nel sangue)
- confusione, debolezza e astenia
- ipertensione
- perdita di appetito
Possono essere presenti altri sintomi legati alla causa scatenante, come le anomalie del ritmo cardiaco e la paralisi muscolare, dovuti all’accumulo di potassio; cos’è l’insufficienza renale acuta e come si cura?
Le cause possono essere:
- patologie che rallentano o bloccano il flusso sanguigno verso i reni, come attacchi di cuore e malattie cardiache, malfunzionamenti del fegato, disidratazione, assunzione errata di farmaci, reazioni allergiche;
- danni diretti ai reni stessi, come coaguli arteriosi e venosi, infezioni, accumuli di colesterolo, intossicazioni da sostanze alcoliche e droghe, traumi;
- condizioni che bloccano il normale defluire dell’urina nell’apparato urinario, come tumori dell’apparato urinario e genitale, calcoli renali;
Qualunque sia la condizione tra quelle elencate, è bene rivolgersi immediatamente ad un medico che possa effettuare la diagnosi e stabilire la cura.
Come si fa la diagnosi di insufficienza renale acuta?
Il medico che prende in cura il paziente affetto da insufficienza renale acuta, effettua un esame obiettivo iniziale delle condizioni del soggetto; a questo si allegano le analisi del sangue, le analisi delle urine ed esami diagnostici per immagini.
Le analisi di sangue e urine sono particolarmente utili, perché dalle prime si ricavano creatinina e azotemia, mentre le seconde sono indicative di cause e caratteristiche dell’IRA. In alcuni casi, il medico può richiedere una biopsia dei reni che possa svelare più direttamente il problema.
Una volta effettuata la diagnosi cosa accade? L’insufficienza renale acuta è una patologia che richiede un’attenzione particolare, si renderà necessario un ricovero volto a trattare adeguatamente la causa, e a favorire la ripresa delle normali funzioni. Cos’è e come si cura l’insufficienza renale acuta? Cos’è l’abbiamo visto, la cura avviene con pazienza e buone abitudini.
Il paziente che manifesta insufficienza renale acuta vive una condizione pericolosa che non può essere sottovalutata: i trattamenti risolvono la causa scatenante, e riabilitano la funzionalità renale ove non compromessa. Può essere necessario il trattamento di dialisi, e più di tutto un sano e regolare stile di vita.
Cosa mangiare in caso di insufficienza renale?
La dieta a cui si affidano i soggetti affetti da insufficienza renale acuta, mira ad eliminare le sostanze che appesantiscono o complicano la funzionalità dei reni. Rispettare questo regime è il vero perno del successo della terapia, non sono consentiti gli sgarri ma la buona alimentazione è un vero salvavita per il paziente.
Cosa mangiare con l’insufficienza renale acuta dunque? Sicuramente pochissimo sale, anzi, probabilmente il contenuto di sale verrà completamente azzerato. Non si tratta di non mettere il sale “qui e li”, si tratta di evitare decisamente i cibi salati; il sale è un nemico per l’insufficienza renale acuta, forse più di molte altre sostanze.
Un altro accorgimento da adottare è quello di limitare il consumo di potassio: questo elemento è presente soprattutto in arachidi, piselli, soia, fagioli, lenticchie, pistacchi, mandorle, noci. Limitare non vuol dire di certo eliminare del tutto, ma è preferibile assumerne il meno possibile. Un piccolo segreto: per i legumi, ma anche altri alimenti come le patate, la bollitura può ridurre dall’alimento una buona parte di potassio, ancor di più se l’alimento è tagliato a pezzi.
Anche limitare molto l’assunzione di proteine è fondamentale: carni rosse innanzitutto, che andrebbero consumate con moltissima moderazione da chi è affetto da IRA. Ma anche i legumi, che seppure di natura diversa, sono molto ricchi di proteine. Ricordate, limitare non vuol dire eliminare, ma è bene consumare i cibi ricchi di proteine con moderazione.
Altro nemico dell’insufficienza renale acuta è il fosforo, che bisogna limitare soprattutto con gli alimenti che ne contengono un alto quantitativo. Il fosforo è molto più comune del potassio, eliminarlo del tutto sarebbe alquanto impossibile perché richiederebbe l’eliminazione di nutritivi essenziali. Cosa fare? Limitare di certo, ma in modo ragionato, senza privarsi per forza di tutto.
Quanto tempo si vive con un blocco renale?
Le aspettative di vita di un paziente colpito da insufficienza renale acuta, dipendono dalla prontezza del soggetto nell’accorgersi del problema, e dalla tempestività della diagnosi. Soprattutto quest’ultima è determinante per consentire al paziente un parziale, o perfino totale, recupero della funzionalità renale.
L’insufficienza renale si cura, ma bisogna essere pronti a fare tutto il necessario per capire cos’è e conseguire il risultato; l’aspettativa di vita in realtà dipende più dalla causa scatenante che dall’IRA stessa, se questa non viene trattata adeguatamente la condizione nefrologica non può che peggiorare.
Anche il rigore e la serietà con cui si affronta la terapia risulta fondamentale: mai sottovalutare il problema o “rimandare”. Abbiamo già detto quanto siano importanti le tempistiche con cui si affronta l’insufficienza renale, un piccolo ritardo potrebbe far volgere, rapidamente, al peggio la condizione del soggetto.
Altrettanto utile è la prevenzione, o per meglio dire l’adozione di una stile di vita sano e adatto a preservare la funzionalità renale. Alcol e fumo sono assolutamente vietati, così come il consumo di grassi e la ridotta assunzione di liquidi. Potrebbe addirittura risultare un peso bere acqua durante il giorno, ma questa va assunta e con regolarità; l’apporto idrico di chi è affetto da insufficienza renale deve essere il più possibile costante.