Articolo aggiornato il 25/06/2022
Nella vita dell’essere umano, la resilienza è un elemento indispensabile.
Trovarsi in situazioni difficili e/o troppo stressanti capita a tutti noi. Proprio in quelle situazioni viene messa in campo tutta la nostra forza, fisica e non.
Questa forza prende il nome di resilienza, ma scopriamo perchè è cosi importante e perchè ne sentiamo così tanto parlare.
Cos’è la resilienza
Il termine resilienza deriva dalla tecnologia metallurgica e stava ad indicare la capacità di un metallo di resistere alle forze che vi vengono applicate. In ecologia è un concetto che indica la capacità di un materiale di attutire un urto o colpo senza rompersi.
Secondo alcuni studiosi, la resilienza è una capacità appartenente alla natura umana, ma non sempre viene attivata dall’individuo nel modo giusto.
Questo è il motivo per il quale alcune persone riescono a superare situazioni di forte stress senza riportare conseguenze negative a lungo, ed altre persone invece, crollano sotto la pressione di un evento piuttosto traumatico sviluppando in alcuni casi anche psicopatologie.
La resilienza è tra gli elementi che hanno permesso all’uomo di superare le guerre, i disastri naturali, le crisi.
Per intenderci meglio, ecco due esempi di resilienza:
- Gli alberi si adattano alle tempeste continuando a crescere con rami flessibili e con radici forti. Ciò significa che la resilienza è parte della loro vita.
- I piloti da caccia avevano un addestramento impostato sull’acrobazia anzichè sul tiro. Questo portò a risultati non tanto positivi nelle intercettazioni, ma allo stesso tempo garantì una certa resilienza.
Ma in psicologia, cosa si intende per resilienza? E che importanza ha quindi in una persona?
Resilienza in psicologia
In ambito psicologico, nel corso del tempo, sono stati molti gli studi incentrati sull’argomento e ad oggi è possibile definire la resilienza come la capacità dell’uomo di affrontare e superare con successo un evento traumatico e molto stressante uscendone rinforzato e migliore.
La resilienza consiste nell’adattamento dell’individuo di fronte ad un avversità.
Secondo la psicologia è quindi la capacità delle persone di affrontare e superare eventi particolarmente stressanti o traumatici in modo positivo.
Ma cosa significa essere resilienti?
Essere resilienti non vuol dire solamente saper opporsi alle difficoltà che la vita ci pone davanti. Essere resilienti significa saper andare avanti in modo costruttivo per la nostra vita, nonostante le difficoltà e le crisi.
Attenzione però. Essere resilienti, non è essere immuni allo stress o alla tristezza, ma accogliere le emozioni negative nel modo più positivo possibile.
Differenza tra Resilienza e Resistenza
Ma che differenza c’è tra Resilienza e Resistenza?
I due concetti è importante non confonderli dato che hanno due significati differenti.
Una persona resistente “resiste” ad un evento negativo reagendo con atteggiamento esclusivamente negativo.
Al contrario, una persona resiliente di fronte ad una situazione difficile “resilie” affrontando il problema in modo più positivo possibile traendone anche vantaggi.
Come educarsi alla resilienza
La resilienza non è un elemento innato nell’individuo e quindi non è un elemento stabile e immodificabile.
Un individuo nel suo percorso di vita può decidere di educarsi alla resilienza dato che sono semplicemente dei comportamenti, atteggiamenti e pensieri che possono essere appresi e migliorati in ogni momento.
Vediamo intanto quali sono le caratteristiche delle persone resilienti:
- Hanno la convinzione di poter dominare gli eventi e non esserne quindi succubi.
- Sono predisposti ad accettare i cambiamenti.
- Riscontrano piacere nell’affrontare le sfide.
- L’impegno è solito nelle attività.
- Si prendono cura di loro stessi.
- Non si fermano davanti alle difficoltà.
- Hanno la forza di prendere decisioni anche dannose.
- Sanno controllare lo stress.
- Hanno la capacità di ascoltare loro stessi.
Ecco alcuni consigli per aiutarvi a sviluppare la resilienza e quindi ad essere più resilienti:
- Pensa meno: anche se pensare è inevitabile per l’essere umano, cerca di alimentare il meno possibile i pensieri futili. Impegna la tua mente in altre attività pratiche e magari anche produttive.
- Coltiva l’ottimismo: Fai in modo che i tuoi pensieri positivi sovrastino quelli negativi. Aiutati alimentando anche il senso dell’umorismo. Il sorriso e il buon umore secondo numerose ricerche, producono molti benefici per la tua vita.
- Accetta le difficoltà e lo stress: la persona resiliente sa che “tutto scorre”. Le difficoltà sono parte della vita ed il segreto per affrontarle al meglio è accettarle.
- Guarda oltre: cerca di non fossilizzarti su un determinato problema al quale non riesci a trovare soluzione. Prova a capire se la soluzione potrebbe esistere ma sei te che non vuoi trovarla. Guardare oltre ti aiuterà ad avere maggiore fiducia e speranza nei confronti degli avvenimenti della vita.
- Sii consapevole di te stesso: prendere consapevolezza di te stesso è importante per tener sempre sotto controllo il tuo corpo, il tuo stato d’animo ed i tuoi bisogni. La vita è la tua ed è il risultato delle tue decisioni prese giorno dopo giorno. Dipende tutto da te.
- Ammira la bellezza della vita: prenditi del tempo per ammirare tutto ciò che di bello offre la vita e vivi il momento. Ammira un paesaggio, fai una passeggiata all’aria aperta, concediti del relax. Anche da queste piccolezze puoi iniziare a sviluppare un atteggiamento più resiliente.
- Non fermarti mai: anche quando stai per toccare il punto di arrivo pensa già al prossimo traguardo da raggiungere.
- Lascia andare: non restare legato a tutto ciò che non può essere più nella tua vita ma impara a lasciar andare. Guardare indietro ti impedirà di concentrati su ciò che hai davanti nel presente.
Tipi di eventi che mettono alla prova la resilienza
Gli eventi negativi che possono mettere a dura prova la resilienza sono molti e possono variare da persona a persona in base anche al contesto sociale in cui essa vive.
Tra gli eventi che possono traumatizzare la vita di un bambino o adolescente troviamo: il divorzio o la separazione dei genitori, la morte di un genitore, di un fratello o di una sorella, la presenza di patologie o deformazioni visibili, l’allontanamento dalla famiglia.
Nella vita di una persona adulta invece, gli eventi negativi più comuni sono: la perdita di una persona cara, la perdita di un lavoro, la comparsa di gravi malattie, il divorzio o la separazione dal rispettivo compagno o rispettiva compagna.
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