Articolo aggiornato il 25/06/2022
La scarlattina è una malattia infettiva colpita da un batterio chiamato Streptococco beta-emolitico a differenza delle altre che sono quasi sempre colpite da virus, il quale colpisce non solo i bambini ma anche gli adulti.
Questa malattia è considerata una delle più diffuse e comuni, inoltre, è localizzata come malattia esantematica, in quanto durante il periodo che si ha la scarlattina usciranno delle eruzioni cutanee come vescicole, pustole e macchie.
Di solito, le persone colpite dalla scarlattina sono i bambini e gli adolescenti dai 5 agli 8 anni e dai 13 ai 15 anni, il motivo è che hanno un sistema immunitario debole, il quale non è in grado di combattere da solo contro il batterio e in più si aggiunge i luoghi affollati come la scuola e i parchi. Ma ovviamente anche se è più comune nell’età infantile, questa può venire anche negli adulti.
Inoltre, la scarlattina è l’unica malattia infettiva che può ritornare, non è come la varicella o il morbillo che viene una volta sola, questo perché esistono vari ceppi di Streptococco. Il periodo di incubazione della scarlattina va dai 2 ai 5 giorni, sia per gli adulti che per i bambini, in casi molti rari può scaturire prima ovvero 1 giorno oppure molto tardi ovvero dai 7 giorni.
Cosa fare per evitare il contagio della scarlattina
Come abbiamo detto, per il momento l’unico modo per evitare il contagio è l’isolamento oppure non stare a stretto contatto con persone che possono averla già avuta. Purtroppo ancora non esiste un vaccino che può prevenire l’epidemia ed è molto difficile cercare di non contrarla in quanto i posti in cui è più probabile che si prende è la scuola o comunque nei luoghi chiusi, nella quale i bambini sono sempre a stretto contatto.
Photo credits : Pixabay
Quando la scarlattina è contagiosa
La scarlattina è contagiosa dal momento in cui la persona a cui si sta vicino, è già in incubazione della stessa, per questo è molto difficile da evitare il contagio in quanto gli sfoghi possono venire anche dopo i 3 giorni, di conseguenza non si è a conoscenza che si tratti di scarlattina.
Il contagio può essere diretto, ossia a causa della saliva in quanto il malato involontariamente quando parla, tossisce o starnutisce fa fuoriuscire delle goccioline che possono essere un motivo di contagio, oppure indiretto, si deve sapere che lo Streptococco beta-emolitico è un batterio molto forte e riesce a sopravvivere anche negli oggetti, per questo un’altra causa di contagio è mediante prodotti.
I primi sintomi della scarlattina sono: un forte mal di testa, vomito, nausea, febbre e mal di gola. Inizialmente le tonsille e la lingua si ricoprono di una patina bianca ,dopo qualche giorno la lingua si gonfia e diventa di un colore rosso molto acceso e la deglutizione è molto dolorosa.
Dopo il 3/4 giorno cominciano le eruzioni sulla pelle, che possono comprendere qualsiasi parte del corpo il viso, la testa, le braccia, la pancia, le ascelle, la schiena e le gambe. Fortunatamente a differenza di altre malattie infettive, l’eruzione cutanea provocata dalla scarlattina non da prurito. Il tempo di guarigione dalla scarlattina è molto soggettivo, di solito, può metterci dai 7 ai 15 giorni.
Come si cura la scarlattina negli adulti
La scarlattina può essere curata in egual modo sia per gli adulti che anche per i bambini. La cura consiste nel prendere gli antibiotici per circa 8/10 giorni, in base anche al consigli del medico di base, gli antibiotici che possono uccidere questo batterio sono: cefalosporina, penicillina, carbapenema, aminoglicosidica, tetraciclina, macrolida, fluorochinolona, sulfamidica.
Inoltre, è molto importante che il malato sia a riposo fino a quando la febbre non va a calare, l’isolamento per garantire il contagio con nessun altra persona e l’idratazione continua ovvero bere tanta acqua e assimilare degli alimenti morbidi, facili per la deglutizione.
Molto importante la somministrazione anche dei fermenti lattici che bisogna sempre ricordare che quando si assumono antibiotici è sempre meglio utilizzare anche essi, in quanto quando si utilizzano questi fermaci le difese immunitarie si abbassano e possono causare molte afte nella bocca che provocano un gran dolore.